(ANSA) – ROMA, 30 MAG – "Stamattina, nel corso della mia ispezione al Carcere Minorile Beccaria di Milano ho incontrato i ragazzi lì detenuti: alcuni di loro presentavano tagli sulle braccia e sul corpo, procuratisi in seguito ad atti di autolesionismo. Tracce di sangue erano presenti anche sui loro materassi, spogli e senza lenzuola, e alcuni mi hanno detto di fare uso costante di psicofarmaci. Alcuni di loro mi hanno detto anche di essere stati manganellati, da agenti provenienti da fuori, nel corso della rivolta che ha avuto luogo ieri. A questi stessi non è stato concesso nemmeno di lavarsi", così Aboubakar Soumahoro, deputato e attivista per i diritti umani. "L’istituto – spiega Soumahoro – versa in gravi condizioni e gli operatori sono costretti a lavorare in un perenne stato emergenziale. Vi è una carenza di mediatori linguistici culturali in una struttura in cui l’80% degli ospiti ha un background migratorio; manca anche un presidio sanitario h24, vi sono solo 5 infermieri e gli unici due medici presenti prestano servizio ad ore e non sono mai presenti di notte. Manca uno sportello per le pratiche di permesso di soggiorno e amministrative per la carta d’identità. Ma soprattutto, quello che manca, è una prospettiva educativa valida e credibile. Ho avuto modo di incontrare i 12 ragazzi posti in stato di isolamento, alcuni di loro provenivano dalla terribile esperienza delle carceri libiche, ne portano ancora addosso i traumi e i segni fisici; come è possibile che uno Stato di diritto, per queste giovani vite, non possa prevedere niente di alternativo al carcere? Lancio dunque un appello alla presidente Meloni e al ministro della Giustizia Nordio: vengano vedere con i loro occhi cosa c’è qui al carcere Beccaria e ci dicano se tutto ciò può essere considerato normale. Perché questo stato di anomia vanifica l’impegno della nuova amministrazione per la dignità dei minori. Per quanto mi riguarda, presenterò un’interrogazione parlamentare per costringere il Governo a rispondere su questi gravi fatti e a farsi carico dell’indegna condizione in cui versa questo istituto", conclude Soumahoro. (ANSA).