(ANSA) – GENOVA, 29 MAG – Riprenderanno nelle prossime ore gli interrogatori delle persone informate dei fatti nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione che ha terremotato la regione Liguria e portato, dal 7 maggio, agli arresti domiciliari il presidente Giovanni Toti. Il primo a essere sentito, forse già venerdì, dovrebbe essere Andrea La Mattina, membro del comitato portuale in quota Regione. Secondo l’accusa lui e Giorgio Carozzi (membro per conto del Comune) avrebbero subito pressioni per cambiare il loro parere e votare a favore della proroga a 30 anni per il rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse a favore di Aldo Spinelli. Altro interrogatorio atteso è quello della manager Ivana Semeraro, del fondo Icon Infrastructure, che si sarebbe rifiutata con Spinelli di finanziare per 40 mila euro il comitato elettorale di Giovanni Toti, perché a suo avviso "questi pagamenti possono essere visti come corruzione". La sua testimonianza servirà a capire il perché di quelle perplessità riguardo all’azione dell’imprenditore. Davanti ai pm verranno convocati anche il sindaco Marco Bucci, che avrebbe a sua volta fatto pressioni a Carozzi per cambiare idea sul Terminal Rinfuse, e l’armatore Gianluigi Aponte. E, ancora, saranno presto convocate in procura tre testimoni chiave per la vicenda del tombamento di Calata Concenter. Si tratta di Annamaria Bonomo, ex Avvocato dello Stato a Genova e consulente (a titolo gratuito) della Struttura Commissariale per la ricostruzione post Morandi guidata da Bucci; Lucia Cristina Tringali, dirigente e responsabile dell’anticorruzione interna di Autorità Portuale, e l’architetta Cristina Bartolini, Soprintendente alle Belle Arti di Genova. Tutte e tre, nel 2022 avevano espresso dubbi di legittimità sull’operazione. (ANSA).