L’asilo nido di Monte Olimpino chiuderà, questo è ormai assodato e non si torna indietro. Il Comune di Como nei mesi scorsi ha annunciato lo stop delle attività sia per la struttura di via Passeri, già dal prossimo anno formativo, sia del “Coccinella” di via Bellinzona a Monte Olimpino, appunto, da quello successivo. L’amministrazione ora però vuole attivare con il privato – per cercare di andare incontro alle esigenze delle famiglie – un percorso di co-progettazione con enti del terzo settore per attività educative per la prima infanzia tra Sagnino e Monte Olimpino allo scopo di potenziare l’offerta. L’analisi dei bisogni delle famiglie con bambini iscritti ai nidi dei due quartieri è elemento base della programmazione.
I piccoli iscritti a Monte Olimpino per l’anno 2024-2025 sono 20 e hanno più di un anno di età. La struttura è aperta dalle 7.30 alle 16.30 e sarà attiva soltanto fino a luglio del 2025. Quelli iscritti a Sagnino sono 45 e la struttura è operativa dalle 7.30 alle 18. All’interno di quest’ultimo nido per alcune ore alla settimana è attivo anche lo spazio gioco utilizzato, nell’anno che va a chiudersi, da 17 famiglie. L’attività di co-progettazione – si legge nell’avviso di selezione pubblicato da Palazzo Cernezzi – dovrà partire dai servizi esistenti per sviluppare nuove iniziative per bambini fino a 6 anni. L’obiettivo è utilizzare gli immobili per una vasta gamma di servizi educativi, ricreativi, assistenziali e socioriabilitativi. A disposizione la struttura di Sagnino e quella di Monte Olimpino, ma quest’ultima – come detto – soltanto fino a luglio del 2025. L’amministrazione mette a disposizione, inoltre, le relative spese per le utenze e le manutenzioni, la pulizia e il personale. I servizi – secondo i piani del Comune – dovranno partire da settembre del 2024 e andare avanti fino alla fine di luglio del 2027 (per tre anni educativi).
Insomma il pubblico si allarga al privato e chiede aiuto agli enti del terzo settore – tra i quali rientrano, solo per fare qualche esempio, associazioni o cooperative – per dare risposte ai cittadini e potenziare i servizi. Gli interessati possono farsi avanti compilando l’apposita domanda.