“La Milano-Meda a pagamento potrebbe costare dai 4 ai 6 euro al giorno tra andata e ritorno. Un impatto economico elevato e ingiusto al quale si aggiunge il rischio per la viabilità locale”. Il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo calcola il possibile costo per gli utenti del pedaggio annunciato per la Milano-Meda e annuncia battaglia in Regione contro la decisione.
“Andremo a spendere dai due ai tre euro solo andata – dice Orsenigo – Per un artigiano o un lavoratore che usa ogni giorno la strada, parliamo di una spesa minima dai 4 ai 6 euro al giorno, tra andata e ritorno. Un esborso mensile tra gli 80 e i 120 euro solo per potersi spostare per guadagnarsi da vivere. Bel modo che la Lega ha per stare dalla parte dei cittadini. O per la giunta Fontana siamo solo dei bancomat da spremere?”
L’ipotesi sulla possibile tariffa è una stima in base ai pedaggi già in vigore. “L’importo stimato per i 12 chilometri di Milano-Meda in questione si basa sull’attuale pedaggio chilometrico previsto da Pedemontana su tratte di simile lunghezza – spiega Orsenigo – il ramo tra Mozzate-Lazzate di circa 11 chilometri a 2,85 euro o quello tra Solbiate Olona e Cislago di circa 10 a 1,78. Una misura che andrà a colpire moltissimi comaschi che hanno già pagato e continuano a pagare carissimo l’ignobile pedaggio sul primo micro-lotto della tangenziale di Como, mai completata e mai resa gratuita come promesso dalla Lega più volte negli ultimi anni. La Milano-Meda a pagamento è l’ennesimo oltraggio a un territorio che chiede infrastrutture efficienti e affidabili e ottiene infrastrutture incompiute e care come il fuoco”.
“Oltre all’evidente e ingiusto impatto economico, la preoccupazione è anche per la viabilità locale che potrebbe essere messa in difficoltà, per il conseguente aumento del flusso di traffico nei centri abitati e per il possibile peggioramento della qualità dell’aria e della vita per i residenti – conclude il consigliere dem – Sono convinto che decisioni così importanti debbano essere prese di concerto con il territorio e le amministrazioni locali. Ci faremo sentire in Regione, al fianco delle associazioni di categoria e delle amministrazioni locali che vanno necessariamente coinvolte”.