(ANSA) – ROMA, 24 MAG – "Libertà, libertà, giustizia in Iran" e "Abbasso il regime dei Mullah" è quello che gridano una decina di iraniani di fronte all’ambasciata di via Nomentana a Roma. Il presidio nasce "per partecipare alla gioia immensa del popolo iraniano per la morte del famigerato boia delle carceri iraniane, Raisi, pilastro fondamentale dell’oppressione e della violenza", spiegano. Sventolano bandiere nazionali, distribuiscono dolci e ballano sulle note di una musica tradizionale. Intorno al banchetto allestito vicino all’ambasciata dell’Iran ci sono le foto di diversi ragazzi uccisi. "Iran: i diritti umani impiccati", recitano poi due cartelloni con diverse centinaia di volti di persone uccise nel 1988 quando "Raisi, che era uno dei membri commissione della morte, ha mandato al macello 38mila prigionieri politici iraniani che avevano finito la pena", spiega il presidente dell’Associazione Rifugiati Politici iraniani residenti in Italia, Davood Karimi. "Raisi ha dimostrato la sua grande fiducia a Khamenei portando a termine indicazioni del regime senza discussione – aggiunge – La morte di una persona tale è una grande vittoria perché accende la speranza nel cuore del popolo iraniano: dittature e macellai non sono immortali". Karimi conclude sottolineando che "il bastone del moribondo è caduto, adesso bisogna dare una spinta al moribondo grazie alla rivolta e all’incoraggiamento del popolo iraniano". Secondo lui "questo avverrà presto". Più volte i partecipanti al presidio hanno chiesto "democrazia in Iran". (ANSA).