Scoppia un altro caso volontari al centro migranti di via Regina a Como. La nuova coordinatrice dei turni per la distribuzione dei pasti nel campo ha lasciato l’incarico dopo pochi giorni, sembra appena tre.
I motivi alla base di questa decisione sarebbero gli stessi che hanno portato nelle scorse settimane colei che l’ha preceduta in questo ruolo, Mariateresa Carminati, e poi una settantina di altre persone, a lasciare il servizio e di conseguenza la struttura. E quindi in estrema sintesi l’impossibilità per i volontari di poter avere contatti con gli ospiti al di là del semplice servire i pasti.
Regna ancora un certo malcontento, dunque, relativo alla gestione del campo governativo.
Lo scorso primo di febbraio, peraltro, il gruppo che aveva deciso di continuare l’esperienza in via Regina ha avuto un incontro con la Caritas al termine del quale è stato necessario mettere per iscritto alcune richieste. Tra queste la possibilità di potersi fermare dopo il turno per chiacchierare o giocare a carte con i migranti accolti, oppure poter portar loro dolci e caramelle. C’è chi ha chiesto di prendere di più in considerazione i consigli dei volontari riguardo al cibo sollecitando una valorizzazione della presenza di coloro i quali mettono a disposizione il proprio tempo per queste attività.
Richieste molto semplici, basate sulla volontà di collaborare, ma che evidentemente dovevano essere avanzate in modo formale.
“Prendo atto di questa notizia – ha detto oggi Mariateresa Carminati interpellata sull’addio della sua sostituta – Questa decisione conferma una volta di più quanto abbiamo detto nelle scorse settimane. Era un copione già scritto. Da quanto mi risulta – conclude – nulla è cambiato si deve scodellare e basta”.
Di parere diametralmente opposto il direttore della Caritas diocesana che conferma l’addio della nuova coordinatrice dei turni ma, dice: “L’incaricata si è accorta che l’impegno era superiore e richiedeva più tempo del previsto per questo ha deciso di lasciare”. “La turnazione in questo momento la stiamo facendo noi – ha precisato Bernasconi – sottolineando che se è vero che una parte di volontari ha lasciato, altri stanno arrivando e che le richieste avanzate sono state già accordate, come la possibilità di intrattenersi dopo il turno”.