(ANSA) – BIELLA, 17 MAG – "Il progetto di sartoria nel carcere di Biella dimostra che il carcere della Costituzione è possibile: questo progetto dà infatti efficace attuazione al valore di una pena tesa al reinserimento sociale e anche al principio di solidarietà tra pubblico e privato". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, oggi in occasione della visita alla casa circondariale di Biella. Il ministro ha ribadito il progetto cosiddetto "recidiva zero": "Solo con la collaborazione di tutti potremo arrivare all’obiettivo della "recidiva zero" che ci siamo prefissati. Ringrazio Gildo Zegna (ceo del gruppo Zegna) e l’intero gruppo per la disponibilità dimostrata ad offrire ad ancora più persone una formazione professionale e quindi una concreta seconda occasione di vita". Nordio ha ribadito l’importanza del lavoro: "Così accompagniamo il detenuto nel suo percorso di reinserimento nella società e allo stesso tempo contribuiamo a rendere più sicura la stessa società". Il progetto di sartoria in carcere a Biella inizia nel 2016. Gildo Zegna, presidente e amministratore delegato del gruppo Ermenegildo Zegna, durante l’incontro ha spiegato: "Siamo pronti a riconfermare il nostro appoggio al programma ad ulteriore testimonianza del legame tra industria e territorio, principio che da sempre ci guida e c’ispira, seguendo la visione del nostro fondatore. Ci auguriamo che il nostro e il rinnovato impegno dell’amministrazione penitenziaria possano aiutare ad ampliare ulteriormente il numero di persone coinvolte nella formazione". Il progetto di sartoria in carcere a Biella comprende 77 macchine da cucire e 34 presse da stiro. All’interno della sartoria lavorano 55 persone detenute con il supporto di un responsabile di produzione, di tre maestre d’arte e di un maestro messo a disposizione del gruppo. (ANSA).