(ANSA) – ROMA, 17 MAG – Una ragazza di 16 anni portata dall’esorcista a Torino perchè lesbica, un paziente non-binary costretto dalla psicologa a decidersi tra uno dei due generi, un padre che ha provato a far diventare etero il figlio. "Sono tre esempi di una cultura della devianza sempre più diffusa, da combattere a partire da una legge contro i tentativi di conversione". E sono anche i protagonisti della campagna ‘Meglio a colori’ che parte oggi in Italia sostenuta da tutte le principale associazioni Arcobaleno per raccogliere le firme per una proposta di legge e lanciare una raccolta di fondi per affermare "il diritto universale all’orientamento sessuale e all’identità di genere" e "per dire stop ai tentativi di conversione". Tra le realtà che sostengono il progetto: Gaynet, Rete Lenford, Arcigay, Mit, Agedo, Libellula, Gender X, Circolo, Mario Mieli, Genderlens, Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow, Arco, Agapanto, I Sentinelli di Milano, Alfi, Cest, Nudi, Tgenus, Cammini di Speranza, Edge, Dì Gay project, Omphalos LgbtI, Tenda di Gionata, Possibile Lgbti+. La campagna si apre all’indomani della diffusione degli ultimi dati Fra (European Union Agency for Fundamental Rights – Eu Lgbtiq Survey III): il 26% delle persone Lgbtiq in Europa ha sperimentato le pratiche di conversione, mentre il 3% ne è stato sopraffatto. In Italia la percentuale è del 18%, ovvero 1 persona su 5, che corregge in peggio – spiegano i promotori – la stima del 10% precedentemente diffusa dalla Società Italiana di Andrologia (2020). "I tentativi di conversione, detti anche ‘terapie riparative’ sono pratiche che – viene ricordato – vanno dall’abuso psicologico alla violenza fisica, fino all’elettroshock. Così sono state documentate dalle Nazioni Unite (2020), che le hanno definite vere e proprie torture. Lo scopo è quello di modificare l’orientamento sessuale e l’identità di genere di una persona andando contro ogni fondamento scientifico, come affermano le associazioni medico-psichiatriche, psicologiche e psicoanalitiche di oltre 65 Paesi (Ilga World, 2020)". Da oggi è possibile firmare su All Out (movimento transnazionale che combatte per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) la petizione che chiede al Parlamento di fermare la retorica della devianza contro le persone Lgbtqia+, e discutere una legge contro le pratiche di conversione. "L’identità di genere e l’orientamento sessuale – si legge nella petizione – sono a pieno titolo diritti fondamentali della persona che si realizzano nella vita di relazione, come dice la Corte Costituzionale. Questa campagna afferma definitivamente che le nostre vite, come quelle di ogni persona sono Meglio a Colori, contro l’oscurantismo di chi vuole portarci via il nostro orientamento sessuale o la nostra identità di genere, che sono quello che siamo". (ANSA).