(ANSA) – MILANO, 16 MAG – I pm di Milano Carlo Scalas e Eugenia Baj Macario hanno chiesto oggi una condanna ad un anno e 10 mesi per l’infettivologo Massimo Galli, ex primario del Sacco in pensione e volto noto nelle fasi più drammatiche della pandemia Covid, nel processo per falso e per turbativa (in subordine, secondo i pm, per abuso d’ufficio) su uno dei filoni dell’inchiesta milanese su presunti concorsi pilotati per posti da professore e ricercatore alla Facoltà di medicina della Statale di Milano. L’imputazione per Galli riguarda un concorso di quattro anni fa. Agostino Riva, suo stretto collaboratore, risultò il candidato vincente nel 2020 di un concorso per il ruolo di professore di seconda fascia in malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente. Per Riva i pm hanno chiesto una condanna ad un anno e 6 mesi, anche per lui, come per Galli, con le attenuanti generiche. Per i pm, come spiegato oggi nella requisitoria, Galli fu "il regista dell’operazione". Sempre per l’accusa, quello non fu, infatti, "un concorso vero", ma il bando fu ritagliato "su misura", con i criteri valutativi predefiniti, per Riva, come emerso da alcune intercettazioni tra Galli e Riva. L’altro candidato, ha spiegato il pm Scalas, "aveva capito che andare contro Galli significa andare contro una macchina mediatica, perché Galli in quel periodo era uno dei big, andare contro Galli era andare contro Maradona a Napoli". La sentenza potrebbe arrivare a giugno. Galli, presente in aula come a tutte le udienze e che si è sempre difeso dalle accuse, ha spiegato ai cronisti che parlerà "alla fine del processo" e che quel paragone con Maradona lo trova "ridicolo". (ANSA).