Un fine settimana di litigi e una girandola di nomi ha finalmente prodotto l’assetto finale del Comitato dei saggi voluto dal Pd. L’organismo, entro domenica sera, dovrà tassativamente dire se il candidato sindaco del centrosinistra sarà scelto tramite primarie oppure se dal confronto sarà spuntato un nome condiviso a tutti i livelli.
Ad ogni modo, i saggi in rappresentanza di tutte le possibili correnti interne al Partito Democratico sono: Fausto Tagliabue, Giacomo Licata, Guido Rovi, Stefano Legnani, Gianstefano Buzzi, Gianni Imperiali, Aniello Rinaldi, Bruno Saba, Marco Albanese, Mario Martinelli e Benedetta Re. A coordinare il tavolo, il segretario provnciale dei democratici, Angelo Orsenigo.
“Da domani e fino a domenica – dice Orsenigo – il Comitato dei saggi si riunirà ogni sera a partire dalle 21, senza sosta. Un tour de force necessario perché l’obiettivo è arrivare a domenica con la scelta definitiva. Ora è venuto il tempo di decidere”.
Ad oggi, l’ipotesi che sembra ancora avere maggiori chance si affermazione è quella che porta alle primarie. Allo stato, il parterre dei candidati in lizza è quello noto: Gioacchino Favara, Marcello Iantorno, Vito De Feudis per il Pd, probabilmente Mario Forlano di Como Civica, e l’imprenditore Maurizio Traglio.
L’alternativa possibile ma con meno chances è che lo stesso Traglio, tramite accordi su posti in lista ed eventuale futura giunta, possa essere il candidato di tutti. Peraltro, proprio ieri, l’imprenditore, in uno scritto inviato a Etv, ha confermato che si rimetterà alla decisione dei saggi, qualsiasi essa sia. Ma, di certo, sarà della partita.
Curiosità finale: nel campo opposto, ambito centrodestra liberale, è confermato il tentativo del celebre numismatico comasco, nonché ex consigliere di Forza Italia, Arturo Arcellaschi, di creare una lista civica per le prossime comunali. Con lui nel tentativo, anche un altro ex forzista, Pasquale Buono.