(ANSA) – CATANIA, 14 MAG – Un sistema fraudolento per smaltire illecitamente rifiuti che avrebbe coinvolto diversi dipendenti della società che gestisce il servizio di Igiene Ambientale relativo al lotto ‘centro’ del Comune di Catania è stato scoperto, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura dalla Guardia di finanza etnea. Militari delle Fiamme gialle hanno eseguito una misura cautelare, tra obbligo di dimora e divieto di esercitare l’attività, disposte dal Gip nei confronti di sette indagati, a vario titolo e in concorso con altri undici, dei reati di traffico organizzato di rifiuti, truffa, falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un servizio. L’indagine della Guardia di finanza ha preso avvio da una denuncia presentata nel 2022 dalla società che gestisce il servizio di Igiene Ambientale relativo al lotto ‘centro’ del Comune di Catania con la quale era stata segnalata la condotta di alcuni dipendenti che avrebbero movimentato rifiuti dalla dubbia provenienza per poi conferirli in discarica con automezzi dell’impresa senza autorizzazione. Dalle indagini dell’operazione Calliope sarebbe emerso il coinvolgimento del proprietario di un’area utilizzata a Catania per l’abusivo stoccaggio e movimentazione di ingenti quantitativi di spazzatura e alcuni imprenditori, tra cui il rappresentante legale di una società di Priolo Gargallo (Siracusa). Gli imprenditori avrebbero così risparmiamo a causa del mancato conferimento dei rifiuti tramite i canali autorizzati e gli altri indagati avrebbero ricevuto da loro un compenso. Il Gip ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti del detentore del sito di stoccaggio e di cinque dipendenti della società con il divieto per due di essi di allontanarsi da casa dalle 20 alle 8 e l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Disposto anche il temporaneo di esercitare attività imprenditoriale per la durata di un anno a carico del legale rappresentante della società di Priolo Gargallo. (ANSA).