(ANSA) – ROMA, 11 MAG – "Le persone sono la nostra risorsa fondamentale e crediamo che dalle loro competenze dipenda il nostro successo". Fabio Pompei, ceo di Deloitte Central Mediterranean, spiega, in una lunga intervista a Fortune, che gli dedica anche la copertina, la filosofia del suo progetto di sviluppo aziendale in cui i dipendenti sono al centro di tutto. Una strategia vincente che punta anche ad una forte presenza femminile(42%) e che ha come come pilastri il talento, l’innovazione e la vicinanza ai clienti. Una rotta che ha visto crescere il fatturato del 75% in 5 anni, raggiungendo 1, 3 miliardi di euro e raddoppiando il numero dei dipendenti, che oggi sono 13 mila. Tra i "talenti" del network Deloitte in Italia, il 54% ha meno di 30 anni. E proprio per quanto riguarda le donne esiste un "Dmum program" che aiuta il ritorno delle neomamme al lavoro garantendo la possibilità di riagganciarsi ai progetti e ai clienti seguiti prima del congedo di maternità. Per quanto riguarda gli uomini, è stabilita una integrazione di 10 giorni al congedo di paternità rispetto a quello previsto dalla normativa italiana. Tutto ciò integrato con un modello "ibrido" che ottimizza i vantaggi dello smart working e del lavoro in presenza. Su questa base, Deloitte – spiega Pompei – sviluppa la sua azione, molto forte nelle competenze stem ( tecnologiche e scientifiche). E in questo quadro, l’azienda punta decisa sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale e delle sue applicazioni. "Per questo – sottolinea il Ceo – abbiamo moltiplicato le nostre assunzioni di professionisti dell’AI e realizzato un "competence center" per l’intelligenza artificiale generativa. Solo per questa divisione, nella quale oggi lavorano 100 professionisti, prevediamo di assumere altre 500 persone nei prossimi tre anni". La sfida non è solo tecnologica ma anche etica. "Sin dall’inizio abbiamo sostenuto l’importanza di una "governance" dell’AI capace di orientarne in senso positivo lo sviluppo". In tale contesto organizzativo si inserisce il progetto "Impact for Italy" che ha come obiettivo lo sviluppo e la competitività del nostro Paese. Un progetto che coinvolge tra l’altro istituzioni, terzo settore e università, per la crescita delle imprese a livello di realtà locali. Con investimenti nel Sud che aiutano i giovani talenti a sviluppare le carriere professionali nelle loro città e nelle loro regioni. (ANSA).