(ANSA) – VENEZIA, 10 MAG – Nel giallo dell’omicidio di Roberto Basso, il tabaccaio di 64 anni di Jesolo trovato ucciso in casa lunedì mattina, si registra la testimonianza di una cugina della vittima che, parlando alla trasmissione ‘Pomeriggio Cinque’, ha negato la circostanza secondo la quale vi sarebbe stato "un ritardo di 3 ore" tra la scoperta del cadavere e l’allarme dato ai carabinieri dal fratello, Andrea. "Io ero qui lunedì mattina – ha detto la parente, che vive nella stessa casa – Andrea stava tagliando l’erba, poi avrebbe dovuto portare il decespugliatore a Roberto. Ero qui, e l’ho visto andar via verso le 10-10.15. Si è recato a fare benzina, quindi in un negozio di ferramenta, so che ha gli scontrini degli acquisti. A quell’ora è partito per andare nella casa del fratello, ed ha scoperto cos’era successo. Non avendo il cellulare con sé, è tornato a casa ed ha informato la sorella. la quale ha dato l’allarme. Nessun ritardo, non si dicano cose che non stanno nè in cielo nè in terra. Andrea e Roberto, inoltre, si volevano molto bene". (ANSA).