(ANSA) – MILANO, 09 MAG – Oggi durante la celebrazione dei Vesperi dell’Ascensione, nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano, l’arcivescovo Mario Delpini ha aperto la prima sessione pubblica della "fase testimoniale per la causa di beatificazione e di canonizzazione del Servo di Dio Luigi Giussani", fondatore di Comunione e liberazione. All’evento hanno partecipato oltre mille persone, e altre otto mila l’hanno seguito in diretta streaming sul sito della diocesi di Milano. "Come è affascinante il carisma nella Chiesa" ha detto monsignor Delpini. "Tutti coloro che hanno incontrato il carisma di don Luigi devono rendere grazie proprio per questo: perché la Chiesa nella sua verità antica ha avuto questo nuovo splendore". "Esprimo a nome di tutto il movimento di Comunione e liberazione grande gioia e profonda gratitudine per l’arcivescovo Delpini, monsignor Apeciti, la postulatrice professoressa Chiara Minelli e tutte le persone finora coinvolte nella causa e quelle che lo saranno da qui in avanti" ha detto a margine dell’evento Davide Prosperi, presidente di Cl. "Siamo naturalmente molto grati – ha aggiunto – anche a Papa Francesco, per l’attenzione e la stima che ha più volte espresso, anche pubblicamente, per la figura di don Giussani e per il cammino che il movimento sta facendo in questo periodo. Ora il compito principale a cui siamo chiamati è quello di intensificare le nostre preghiere per il bene della causa, nella speranza di poter vedere presto il Servo di Dio don Giussani annoverato tra i beati e i santi della Chiesa". "Don Giussani – ha ricordato Prosperi – ci ha insegnato che il santo non è un superuomo ma un uomo vero, che ‘aderisce a Dio e quindi all’ideale per cui è stato costruito il suo cuore, e di cui è costituito il suo destino’". (ANSA).