La fuga è terminata nel pomeriggio di oggi, trovato anche il coltello usato per l’aggressione. I carabinieri di Cantù nelle scorse ore avevano già stretto il cerchio. Nome e descrizione erano stati diramati a tutte le forze dell’ordine, ma anche a stazioni, porti e aeroporti.
La caccia all’uomo è finita con il fermo di indiziato di delitto del presunto responsabile che avrebbe aggredito nella notte tra domenica e lunedì a Mariano Comense la compagna, una donna di 55 anni di origine peruviana in un appartamento ricavato al piano interrato di una palazzina. 6 le coltellate che l’hanno raggiunta alla schiena, al braccio sinistra e sotto l’ascella. E per poco non si è sfiorato il peggio. Sembra, infatti, che l’abbia anche afferrata per i capelli nel tentativo di colpirla alla gola. Una violenta aggressione scaturita con ogni probabilità da una discussione innescata dalla gelosia. Da quanto ricostruito la donna voleva interrompere la relazione e aveva chiesto al compagno di lasciare l’abitazione. A quel punto l’uomo, 66enne ex camionista, avrebbe impugnato un coltello da cucina e l’avrebbe colpita ripetutamente. Le urla della donna hanno richiamato l’attenzione del nipote minorenne che vive nella stessa abitazione. L’intervento si è rivelato fondamentale a salvarla e a chiedere aiuto. Sono intervenuti anche i vicini di casa connazionali della donna. Nel frattempo l’uomo avrebbe preso un trolley con pochi indumenti e circa 500 euro avrebbe incendiato il garage prima di fuggire a piedi e far perdere le proprie tracce.
Ha vagato per quasi due giorni, dormendo probabilmente per strada. E’ stato fermato a Mariano Comense non così lontano dalla casa dove si è verificata l’aggressione e forse stava proprio cercando di tornare a recuperare qualcosa. I militari avevano messo in atto un imponente dispositivo sul territorio con uomini anche in borghese. Probabilmente il 66enne, già noto per episodi di maltrattamenti in famiglia, si è sentito messo alle strette. Nel momento in cui è stato rintracciato non è stato semplice fermarlo. E’ stato portato in caserma a Cantù e sarà poi trasferito in carcere. Le ipotesi di reato a suo carico parlano di tentato omicidio, rapina e incendio. La vittima – già sentita nelle scorse ore dai carabinieri così come il nipote con l’aiuto di un interprete – resta ricoverata in ospedale ma non è in pericolo di vita, la situazione è stabile. Trovato anche il coltello – che era stato nascosto – e che aveva utilizzato per colpire la 55enne.