I militari dell’operazione “Strade sicure” presidiano da oggi anche le stazioni di Carugo, Lambrugo, Inverigo, Merone ed Erba. Il servizio è stato inaugurato dalla visita del sottosegretario all’Interno, il canturino Nicola Molteni, al fianco del prefetto di Como, Andrea Polichetti, del deputato leghista Eugenio Zoffili e di esponenti politici del territorio.
Già dall’inizio di aprile sono entrati in servizio nel Comasco 17 militari in più, che sono andati ad aggiungersi ai 15 già presenti per un totale di 32. Nella città di Como è stato garantito il presidio delle aree più sensibili, il centro cittadino e le stazioni di Como San Giovanni e Como Lago.
Ora il servizio di vigilanza viene esteso ad altre stazioni ferroviarie della provincia.
“La tutela della legalità ed un efficace controllo del territorio sono obiettivi prioritari per il Viminale. – ha detto Molteni – In continuità con questo indirizzo, ho voluto portare il mio saluto e quello del ministro Matteo Piantedosi ai militari inquadrati nell’operazione “Strade Sicure” che proprio oggi iniziano il servizio di vigilanza nelle stazioni ferroviarie. L’incremento di militari permette di rispondere contemporaneamente, e in collaborazione con l’Arma dei carabinieri e la polizia di Stato, alle esigenze di presidio della città di Como e della sua provincia. È un segnale forte della presenza dello Stato e della ferma volontà di contrastare quei reati come lo spaccio di stupefacenti o la violenza giovanile che minacciano la sicurezza e l’incolumità dei cittadini nei luoghi e negli spazi della quotidianità. L’attività di vigilanza nell’area delle stazioni, in questa fase iniziale, – ha spiegato Molteni – verrà garantita da pattuglie composte da tre militari ciascuna. Si è raggiunto un risultato storico per il nostro territorio, una battaglia, quella dell’utilizzo dei militari dell’esercito a protezione del territorio in coordinamento con le forze di polizia, iniziata tanti anni fa e che oggi trova finalmente compimento e applicazione. La sicurezza è un diritto imprescindibile della popolazione: – ha concluso il sottosegretario all’Interno – una comunità sicura e protetta è una comunità vivace e capace di promuovere un concreto e benefico sviluppo morale, sociale ed economico”.