(ANSA) – ROMA, 30 APR – La settimana scorsa è stata presentata in Parlamento una proposta di modifica del testo unico sulla scuola in materia di rappresentanza e partecipazione studentesca. Le rappresentanze studentesche, tuttavia, hanno denunciato un mancato coinvolgimento nel lavoro in corso, avendo loro stesse avanzato delle proposte in merito nel corso degli ultimi due anni. "Come Unione degli studenti e Actionaid Italia abbiamo lanciato due anni fa la campagna Possiamo Tutto, con una proposta di riforma strutturale relativa ai temi della partecipazione e della rappresentanza studentesca" dichiara Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Uds, Unione degli studenti, sindacato studentesco. "Come Uds – continua – abbiamo costruito la proposta a partire dal confronto con rappresentanti e studenti di tutto il Paese: dagli organi delle singole scuole fino ad arrivare a quelli nazionali. La legge ad oggi presentata non ci ha visti in nessun modo coinvolti, né menzionati al momento dell’annuncio, nonostante il Partito Democratico fosse perfettamente a conoscenza del nostro lavoro e fosse stato invitato più volte a nostre assemblee ed eventi. Inoltre la legge risponde solo in parte alle necessità da noi poste" "Siamo profondamente rammaricati – aggiunge Chiesa – per la modalità con cui siamo venuti a conoscenza della presentazione del ddl e delusi di non essere stati notificati prima della stessa, avendo avuto numerosi momenti di discussione precedentemente. A maggior ragione poiché abbiamo avuto in più occasioni modo di presentare al Pd le nostre proposte, in ultimo in occasione del Policy Lab all’interno del Festival della partecipazione di Actionaid Italia a settembre e durante un incontro in presenza tenutosi di recente". Anche Alice Beccari dell’Uds si è espressa nel merito della questione, sottolineando che "la legge presenta inoltre numerose carenze. Innanzitutto propone sì un aumento dei rappresentanti nei Consigli Di Istituto, continuando però a non garantire una equa rappresentatività al loro interno". "Inoltre – continua Beccari – l’introduzione di una sola Commissione paritetica – con ruolo esclusivamente consultivo – è limitante rispetto alle potenzialità che tali organi avrebbero se fossero di più e con ruolo decisionale. Se invece la proposta relativa alla formazione degli studenti sembra essere completa, la si lega all’educazione civica senza andare ad esplicitare chi nella pratica andrebbe ad essere responsabile di tale formazione." "Riteniamo, inoltre, che ci siano diverse mancanze relative agli organi di rappresentanza nazionali e alle Consulte vogliamo invece una riforma strutturale che vada a rendere la convocazione del Fast, Forum delle associazioni studentesche più rappresentative con il ministero dell’Istruzione, obbligatoria e con cadenza mensile e una riforma delle Consulte provinciali studentesche che veda modificato il ruolo del professore tutor che spesso rallenta i lavori e le proposte degli studenti e dei rappresentanti di consulta" conclude. Al Partito Democratico Uds chiede "un incontro immediato" al fine di "proporre emendamenti, e prevedere eventuali audizioni se la proposta sarà poi discussa in Commissione". (ANSA).