“I lavori in via Borgovico non sono più rinviabili e l’amministrazione ha il coraggio di eseguirli, a differenza delle giunte che ci hanno preceduti”. Così il sindaco di Como Alessandro Rapinese solo pochi mesi fa, quando aveva ribadito che il cantiere in via Borgovico, rinviato in passato, sarebbe partito al termine degli interventi sull’autostrada A9.
Il confronto
Ora che la fine dell’incubo sull’autostrada si avvicina però, non ci sono ancora indicazioni sull’avvio dell’atteso intervento in via Borgovico. L’unica certezza è che i lavori non partiranno subito dopo la fine del cantiere sull’A9. E che il periodo estivo, con la chiusura delle scuole, non sarà utilizzato per portare avanti i lavori.
“Ho detto più volte che il cantiere in via Borgovico sarebbe partito dopo i lavori sull’A9 ma non subito dopo – ha detto ieri il sindaco di Como Alessandro Rapinese – E’ un intervento che deve essere coordinato con tutti i gestori dei sottoservizi ed è una cosa abbastanza complessa”.
“Gli uffici stanno già lavorando e valutando le possibili conseguenze – ha aggiunto il primo cittadino – Penso che la settimana prossima partiranno i confronti per trovare la metodologia adeguata, visto che parliamo di un pezzo di città molto delicato”.
L’intervento non sarà effettuato nel periodo estivo. “Escludo che l’intervento risolutivo possa essere fatto subito, nel periodo estivo, sfruttando la pausa delle scuole – ha concluso Rapinese – Avremmo criticità per il massiccio afflusso di turisti. E’ un tema che andrà discusso con i responsabili dei sottoservizi, andando a calibrare la tempistica per ogni attività prevista”.
I rischi
In via Borgovico deve essere rifatta la rete dell’acquedotto. I lavori non erano più stati riprogrammati dopo che nell’estate del 2021 la vecchia amministrazione li aveva avviati e subito sospesi a causa delle pesanti ripercussioni sulla viabilità cittadina. Dopo una serie di valutazioni sono stati esclusi anche i lavori in notturna. Ora non sembrano più esserci certezze sulla data di avvio del cantiere e sulle modalità dei lavori. Resta l’incognita della tenuta della rete idrica, descritta come già ammalorata e a rischio anni fa, dopo lo stop al cantiere.