(ANSA) – LONDRA, 26 APR – Allerta dei servizi segreti di Sua Maestà sulle intrusioni nelle università del Regno Unito di "Stati esteri" sospettati di voler "minare la sicurezza nazionale" britannica e di prendere di mira in particolare il frutto delle ricerche accademiche più avanzate nel settore della tutela dai cyber attacchi. A rilanciarla è in primis Ken McCallum, direttore generale dell’MI5 (il controspionaggio interno), il quale ha tenuto un briefing ad hoc sulla questione, assieme ad altri dirigenti d’intelligence, ai rettori dei 24 atenei leader dell’isola aderenti al Russel Group. McCallum non ha citato pubblicamente alcuno specifico Paese ostile, come riporta la Bbc. Ma proprio oggi sono comparsi di fronte alla Westminster Magistrates Court per un’udienza preliminare due giovani ricercatori, Christopher Cash e Christopher Berry, il primo ex analista parlamentare, incriminati in settimana prt presunto spionaggio a favore della Cina nell’ambito di un’inchiesta – svelata due anni fa – sull’asserito passaggio d’informazioni sensibili a Pechino a danno d’istituzioni democratiche e accademiche del Regno. I rettori sono stati aggiornati fra gli altri – nell’ambito di uno scambio d’informazioni periodiche su quelle che il Russel Group definisce le "responsabilità degli atenei nella tutela della sicurezza nazionale" – anche da Felicity Oswald, responsabile ad interim del National Cyber Security Centre. Fra le università di maggior prestigio rappresentate, quelle di Oxford, Cambridge, Edimburgo, Manchester, Bristol, Warwick, Glasgow, Cardiff, Queen’s University Belfast o ancora – per quanto riguarda Londra – University College London, Imperial College, King’s College o London School of Economics. L’iniziativa è promossa dal governo britannico, che invoca la cooperazione con le strutture universitarie, ma anche maggiori controlli sull’allocazione di fondi pubblici a progetti e istituti vari "Il nostro obiettivo – ha detto il vicepremier Oliver Dowden, numero due del primo ministro Tory, Rishi Sunak – è quello di "affrontare in modo bilanciato minacce che sono in evoluzione, proteggendo al contempo l’integrità e la sicurezza delle nostre grandi istituzioni" accademiche. (ANSA).