Primi provvedimenti delle forze dell’ordine dopo il corteo della Street Parade, la manifestazione che sabato scorso ha attraversato le vie di Como per dire no alla “città turistizzata”. L’evento aveva avuto uno strascico polemico, legato soprattutto alle lamentele per i muri e le vetrine imbrattati, oltre che per i disagi per i residenti. A distanza di meno di una settimana, la questura ha denunciato quattro dei partecipanti, accusati di deturpamento e imbrattamento.
Mentre i residenti si erano lamentati per la musica altissima anche oltre gli orari previsti per la manifestazione, erano state numerose anche le segnalazioni di scritte apparse sui muri in particolare in via Mentana, via Sirtori e anche nel centro storico.
Gli agenti della Digos della questura di Como, presenti alla manifestazione, hanno effettuato riprese e indagini su quanto accaduto il 20 aprile scorso nelle vie della città durante il corteo. Le immagini riprese dalla polizia e ulteriori elementi accertati dalle forze dell’ordine sono sfociati nelle scorse ore nella denuncia di quattro giovani, tutti arrivati da fuori città appositamente per la Street Parade.
I quattro giovani identificati devono rispondere di deturpamento e imbrattamento. Hanno tra i 20 e i 25 anni e sono residenti a Milano, Bergamo, Pavia e Bologna. Le indagini degli agenti della questura di Como proseguono per valutare ulteriori posizioni e per accertare nei dettagli le responsabilità dei ragazzi denunciati.
Gli organizzatori, dopo le polemiche avevano gettato benzina sul fuoco. In una nota dal titolo “non ci scusiamo per il disagio”, avevano sottolineato: “Rivendichiamo il caos organizzato di sabato, ne rivendichiamo la gestione sicura ed accessibile”.