Code sulla Lariana, fronte comune dei sindaci per trovare una soluzione per evitare o almeno ridurre le code chilometriche, pressoché quotidiane, per i veicoli diretti nel capoluogo e provenienti dai paesi che si affacciano sulla traffica arteria. Oggi, l’ennesimo episodio: un incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze, avvenuto alle 14 in via Torno ha creato code e disagi pesanti per il traffico in direzione Como.
Proprio all’estate e ai grandi flussi turistici in arrivo è rivolta l’attenzione dei sindaci della sponda orientale del ramo comasco del lago. Se dall’altra parte del lago, e precisamente sulla statale Regina, dove si attende ancora l’ordinanza per regolare il transito di bus turistici e mezzi pesanti, sono stati fatti importanti investimenti, come la variante della Tremezzina, che al netto delle recenti grane sul cantiere – martedì è attesa una riunione determinante –è un’opera nata con lo scopo di snellire il traffico, sull’altra sponda nessun passo in questo senso è stato ancora compiuto.
I problemi alla viabilità in particolare nel tratto da Blevio a Como sono all’ordine del giorno. Il prefetto di Como Andrea Polichetti nei mesi scorsi ha convocato un vertice in prefettura con il sindaco del capoluogo lariano e i primi cittadini dei paesi da Torno a Bellagio. Tra le ipotesi uscite dalla riunione la creazione di un semaforo con i sensori per i mezzi ingombranti e modifiche alla segnaletica per rendere più scorrevole il traffico in via Torno, all’imbocco della Lariana, e ancora lo spostamento della stazione dei bus da piazza Matteotti.
“Di cose se ne potrebbero fare molte – dice il sindaco di Torno Rino Malacrida – Da dieci anni proponiamo soluzioni ma poi nulla si muove. Si tratta di interventi che aiuterebbero la viabilità ma servirebbe un’infrastruttura per eliminare il traffico”. Da qui la proposta: “Una variante anche sulla Lariana che collega il territorio di Blevio alla zona di Albavilla/Tavernerio”, dice Malacrida. Proposta condivisa anche dal primo cittadino di Blevio, Alberto Trabucchi, che sottolinea: “Occorre trovare una formula di poter bypassare la città di Como per chi transita su questo ramo del lago, anche alla luce del turismo in forte crescita da anni su questa sponda”.