(ANSA) – BOLOGNA, 20 APR – Nei giorni scorsi gli agenti della Divisione anticrimine della Questura di Bologna hanno eseguito un sequestro preventivo su diversi articoli – tra cinquecento orologi, gioielli e pietre preziose, denaro in contanti, dipinti, strumenti musicali, reperti archeologici tra i quali un fossile di Mammut – del valore di circa 6 milioni di euro. La misura preventiva, proposta al Tribunale di Bologna sezione misure di prevenzione dal pm e dal questore, è stata adottata a carico di un pensionato 70enne bolognese che aveva accumulato questo patrimonio, conservato nelle sue abitazioni in città e nelle Marche, scoperto dalla Squadra Mobile nel marzo del 2023 e reso noto nell’operazione ‘Aurum’. Era stato denunciato a piede libero per ricettazione, buona parte dei beni, secondo quanto accertato dalle indagini, era probabilmente provento di furti, truffe e scippi commessi negli ultimi vent’anni. Il pensionato, un professionista incensurato, secondo gli agenti della Squadra Mobile, avrebbe acquistato la merce direttamente dagli autori dei ‘colpi’. Non l’avrebbe fatto per rivenderla, ma per pura passione di collezionare e accumulare questi oggetti. "Questo patrimonio – spiega il dirigente della Divisione anticrimine della questura, Francesco Costantini – era totalmente eccedente il reddito di cui poteva disporre mensilmente. Questo è uno dei motivi per i quali la normativa antimafia, la 159 del 2011, consente la misura di prevenzione del sequestro patrimoniale. In questo caso il procedimento di prevenzione è andato di pari passo con quello penale che, attualmente, non si è ancora concluso. La normativa di riferimento prevede che, in questo caso, il sequestro di prevenzione come misura patrimoniale prevalga su quello penale". (ANSA).