(ANSA) – LODI, 19 APR – La Polizia ha arrestato un pakistano e un afghano accusati di sequestro a scopo di estorsione, violenza sessuale, lesioni e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La vittima è una 17enne di origine siriana che durante la guerra era fuggita con la sua famiglia in Turchia e da lì, dopo il terremoto di febbraio 2023, verso i Paesi dell’Unione europea. Nei confronti di una donna albanese, ricercata nella stessa indagine e irreperibile, è stato emesso un mandato di arresto. La vicenda è complessa e le indagini sono state difficili. La ragazza – con padre, madre, nonna e un fratello – durante il viaggio verso la Germania è finita nelle mani dei trafficanti che in Slovenia hanno diviso le donne dagli uomini. Le prime sono state abbandonate in un casolare a Reggio Emilia, i secondi in autostrada vicino a Udine. La 17enne è stata poi portata altrove e i familiari sono stati costretti a pagare un riscatto per la liberazione. Durante quel periodo, secondo la ricostruzione, ha subito abusi e violenze, compresa la frattura di un braccio. Il 30 maggio scorso è stata trovata a Lodi da un benzinaio in un’area di servizio e da lì sono partite le indagini. La Polizia, coordinata dalla Procura di Lodi e dalla Procura presso la Direzione distrettuale antimafia di Bologna, ha arrestato i due stranieri. Sono state trovate anche le due Mercedes utilizzate per portare la famiglia in Italia. Uno degli arrestati è stato preso in Croazia, l’altro è stato bloccato dagli agenti della Questura di Modena durante un controllo. (ANSA).