Una tassa di ingresso a Como per i turisti, come a Venezia. Il sindaco Alessandro Rapinese ha annunciato la possibile novità in un’intervista al quotidiano britannico The Times. “Stiamo già discutendo l’ipotesi”, ha detto al giornalista della nota testata. “Le rivoluzioni iniziano con misure concrete e noi siamo pronti per questo lungo viaggio”, ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo lariano.
Il sindaco parla addirittura di una sorta di battaglia contro un turismo che ha assunto ormai le caratteristiche di un’invasione. “E’ difficile essere il sindaco quando devi lottare con il turismo”, ha detto nell’intervista Alessandro Rapinese. Nell’articolo pubblicato dal Times, il primo cittadino parla di 300mila visitatori in un giorno nella fase clou della stagione. “Siamo diventati un brand a livello mondiale”, ha sottolineato.
Rapinese fa riferimento anche a una possibile tassa di 50 euro per gli autobus turistici delle compagnie private in arrivo nel capoluogo lariano.
A Venezia il ticket è di 5 euro. A Como, la tariffa della tassa non è ancora stata definita. Il piano del Comune, come rivelato dal sindaco al Times, sarebbe però di tracciare e registrare i dati dei turisti in ingresso in città attraverso i dati delle compagnie telefoniche e delle società delle carte di credito. La misura permetterebbe all’amministrazione comunale di ridurre il traffico e le code per le principali attrazioni in città e anche di frenare il problema degli affitti a Como, come ha spiegato ancora Rapinese nell’intervista al quotidiano britannico.
Nessun dettaglio sui tempi per l’introduzione della tassa per i turisti, che potrebbero però essere rapidi visto che il sindaco parla apertamente di “ragionamenti già in corso”.
A Venezia, il progetto è già stato avviato con una sperimentazione di un anno. Il ticket di 5 euro non è previsto tutti i giorni, ma solo in quelli di maggiore affluenza turistica, in totale 29 e cioè i ponti in primavera e i weekend estivi. Chi vuole fare una gita in giornata in queste occasioni deve prima iscriversi su un portale, pagare 5 euro di contributo di accesso e scaricare un codice alfanumerico da esibire ai controllori in città. L’obiettivo è scoraggiare il turismo mordi e fuggi e incentivare invece chi pernotta.