(ANSA) – ZAGABRIA, 11 APR – In Croazia, alle elezioni politiche in programma il 17 aprile prossimo, sono favoriti i conservatori del premier uscente Andrej Plenković, al potere da quasi otto anni, accreditati del 31% delle preferenze. Stando a un ultimo sondaggio diffuso dalla tv pubblica Htv, l’Unione democratica croata (Hdz) sarebbe di gran lunga il primo partito nazionale, in grado di riconfermare il suo leader, il 51enne ex diplomatico Andrej Plenković, alla guida del governo del Paese, per un terzo mandato consecutivo quadriennale. Al secondo posto si attesterebbero con il 25% i socialdemocratici (Sdp) il cui leader informale è l’attuale presidente della Repubblica, Zoran Milanović, già premier dal 2011 al 2015, rivale storico di Plenković. Al centrosinistra va sommato un 7% assegnato ai Verdi. Entrerebbero nel Parlamento di Zagabria, il Sabor composto da 151 deputati, anche alcuni partiti minori centristi e liberali, anch’essi propensi a una coalizione che mira a sostituire l’attuale governo con uno di centrosinistra. Le destre si presentano in due blocchi. La prima, il Movimento patriottico (DP) è forte nell’est del Paese, in Slavonia, ma a livello nazionale otterrebbe il dieci percento circa. Il Ponte (Most), partito fortemente sovranista e critico delle politiche europeiste dell’Hdz, con una forte retorica anti-migratoria, si fermerebbe intorno al sette percento. I risultati dei sondaggi, tradotti in numero di deputati, assegnano ai conservatori 60 seggi, ai quali vanno sommati i tre della diaspora croata e gli otto delle minoranze etniche, tradizionalmente allineate con lo schieramento vincente. Se confermati, questi numeri darebbero a Plenković un comodo vantaggio di 71 deputati, ma comunque senza raggiungere la maggioranza assoluta di 76. Per ora pertanto, l’esito elettorale si prospetta come una replica delle precedenti elezioni, tenutesi nel luglio del 2020, quando però l’Hdz ottenne percentuali leggermente maggiori, e Plenković poté annunciare di aver formato la maggioranza governativa già poche ore dopo la chiusura dei seggi. (ANSA).