(ANSA) – TORINO, 10 APR – "Torino un grande laboratorio di confronto, un grande laboratorio umano che ha costruito la sua identità attraverso l’incontro di culture e religioni, l’incontro, non lo scontro. E vogliamo continuare in questa direzione, che è difficoltosa, perché quando le persone si incontrano e hanno culture diverse devono imparare a conoscersi e fare uno sforzo comune per cercare di vivere insieme e costruire una città migliore, ma noi siamo orgogliosi della nostra Torino, in un momento in cui abbiamo bisogno di pace speranza e di guardare al futuro con ottimismo". Con queste parole il sindaco Stefano Lo Russo ha portato il suo saluto al momento di preghiera collettiva per la fine del Ramadan, che si è celebrata questa mattina al Parco Dora, una delle aree della città dove molti fedeli si stanno riunendo per festeggiare. "È stato un Ramadan complesso, anche triste – ha detto il sindaco -, le notizie che arrivano dal mondo sono brutte, notizie di morte, di odio, di distruzione, l’Islam non è questo e dobbiamo dirlo con forza", ha rimarcato il primo cittadino, sottolineando che "è la pace quello a cui tutti noi dobbiamo lavorare. Un lavoro faticoso e complicato – ha proseguito -, che significa riconoscere i bisogni dell’altro, accettarli, dialogare, non litigare, provare a trovare le cose che uniscono e mettere da parte quelle che dividono, ma per farlo dobbiamo davvero essere uomini e donne dal cuore grande e generoso e tradurre nella nostra vita quotidiana i valori, le modalità con cui vogliamo essere migliori per rendere migliore il contesto in cui viviamo. Torino – ha concluso – è questo". Alla cerimonia hanno partecipato migliaia di persone e durante i momenti di inizio e fine si sono registrati diversi rallentamenti e code nelle zone circostanti. (ANSA).