Il tycoon Usa, Elon Musk, è stato incluso anche nell’inchiesta sulle ‘Milizie digitali’, ovvero il gruppo che gestiva i social network dell’ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro. Emerge dalla decisione con cui il giudice della Corte suprema, Alexandre de Moraes, ha aperto un’indagine su Musk. Documenti di cui l’ANSA ha preso visione. Musk è stato formalmente incluso, tra l’altro, nell’inchiesta sulle cosiddette Milizie digitali – anche conosciuto come il gabinetto dell’odio di Bolsonaro – per una presunta "dolosa strumentalizzazione criminale di X". "I social network non sono una terra senza legge. Non sono una terra di nessuno". Si legge nella decisione con cui il giudice Moraes ha aperto un’indagine su Musk, dopo gli attacchi via X del fine settimana. Nel documento si ricorda che "il 6 aprile (sabato) Musk ha iniziato una campagna di disinformazione sulla Corte suprema, ribadita" il giorno successivo (domenica 7 aprile) "istigando alla disobbedienza e all’intralcio della giustizia", anche con l’annuncio della revoca "del blocco dei profili criminali e di quelli che diffondono notizie fraudolente". Azioni che secondo il magistrato evidenziano "l’utilizzo di meccanismi illegali da parte di X, nonché la presenza di forti indizi di dolo" da parte di Musk. "La condotta di X costituisce, in linea teorica (non solo un abuso di potere economico, cercando di incidere illegalmente sull’opinione pubblica) – si spiega – ma anche una palese istigazione a mantenere diverse condotte criminali praticate dalle Milizie digitali, con l’aggravante dei rischi per l’incolumità dei membri della Corte suprema, come si può facilmente evincere dai vari messaggi di odio postati a sostegno di quelli di Musk". "La palese ostruzione alla giustizia brasiliana, l’istigazione al crimine, la minaccia pubblica di disobbedire agli ordini del tribunale e la futura mancanza di collaborazione da parte della piattaforma sono fatti che mancano di rispetto alla sovranità del Brasile e rafforzano il legame tra la ‘dolosa strumentalizzazione criminale" di X, con le pratiche illecite indagate dalle varie inchieste sopra menzionate", tra cui quella sulle Milizie digitali, si evidenzia nella misura. Tra l’altro il giudice intima che "il social network si astenga dal disobbedire agli ordini giudiziari, compreso il ripristino dei profili bloccati dalla Corte", prevedendo una multa giornaliera di circa 20mila dollari (100mila real) per ogni account riattivato. (ANSA).