(ANSA) – LONDRA, 05 APR – Tornano i disagi nel traporto ferroviario britannico per una nuova ondata di scioperi, in atto da oggi e per tre giorni, proclamato dal più bellicoso sindacato dei macchinisti dell’isola: l’Aslef, dissociatosi in questi mesi dagli accordi raggiunti dopo lunghe vertenze salariali in altri settori del servizio pubblico nel Regno Unito e da altri lavoratori delle stesse ferrovie. La protesta di oggi riguarda cinque importanti vettori ferroviari dell’isola, come Avanti West Coast, gestore di tratte occidentali chiave nel Paese (ad esempio lungo la linea che da Londra porta a Manchester e poi fino a Glasgow, in Scozia), sullo sfondo di un braccio di ferro in corso da tempo su richieste di aumenti di stipendio superiori alle offerte aziendali. Mentre domani coinvolgerà fra gli altri i macchinisti dei treni che viaggiano da e per l’aeroporto di Heathrow, primo scalo del Regno e d’Europa; e lunedì quelli impiegati da altre 8 aziende, incluse quelle che garantiscono il servizio ferroviario verso altri due importantissimi aeroporti londinesi, Stantsted (principale hub di Ryanair) e Gatwick. Gli scioperi stanno causando ritardi e cancellazioni lungo le tratte interessate; disagi a cui si sommano in queste ore i contraccolpi sul traffico causati dal deragliamento, avvenuto stamattina presto senza conseguenze per i passeggeri, di un treno locale della National Rail presso West Ealing, nell’area metropolitana di Londra: con ricadute e rallentamenti sui convogli in direzione Heathrow della Great Western Railway, della Elizabeth Line e di Heathrow Express. Di positivo, per gli utenti del trasporto pubblico britannico, c’è invece la conferma della revoca di uno sciopero di categoria di dipendenti della tentacolare e affollata metro londinese (la cosiddetta Tube), già fissato per la settimana prossima. (ANSA).