(ANSA) – PAVIA, 03 APR – È ripreso oggi, in un’aula del Tribunale di Pavia, il processo a Massimo Adriatici avvocato di 49 anni, ex assessore leghista alla sicurezza di Voghera, imputato per eccesso colposo di legittima difesa per la morte di Youns El Bossettaoui, ucciso la sera del 20 luglio 2021 da un colpo sparato dalla sua pistola in piazza Meardi nella città oltrepadana. La vittima, un 39enne di origini marocchine alle prese con problemi psicologici che viveva per strada, morì per l’emorragia provocata dal proiettile. In apertura di questa seconda udienza (il processo era iniziato lo scorso 2 febbraio) è stato annunciato l’accordo raggiunto tra i difensori di Adriatici (gli avvocati Gabriele Pipicelli e Luca Gastini) e il legale della vedova della vittima, per consentire all’imputato di accedere all’istituto della "giustizia riparativa". Nel corso del dibattimento è emerso che l’intesa prevede un risarcimento economico di circa 250mila euro. L’avvocato della vedova (madre di due figli ancora minori) aveva chiesto che l’ex assessore si scusasse pubblicamente. Adriatici ha preferito presentare una lettera nella quale esprime il suo dispiacere per la morte di Youns El Bossettaoui: le scuse, hanno spiegato i suoi legali, sarebbero state un ammissione di colpevolezza che l’imputato respinge. Adriatici, a differenza della prima udienza, oggi è presente in aula. L’ex assessore ha chiesto in apertura di non essere fotografato e ripreso dalle telecamere. (ANSA).