“Siamo rimasti soli e la cosa che più mi dispiace è non aver trovato un altro spazio per i miei amici”. Queste le parole di Renato Fumagalli, presidente della Bocciofila Combattenti di Como, che oggi, assieme a tutti coloro che in questi anni hanno animato gli spazi di via Balestra, ha dovuto lasciare la storica sede per volere dell’amministrazione comunale, che in quei locali dovrà allestire il cantiere per la riqualificazione dei musei civici. Nel cortile i soci della Bocciofila, davanti ad alcuni cittadini ed esponenti politici dell’opposizione in consiglio, hanno messo in scena una simbolica “cerimonia funebre” per decretare la chiusura definitiva della sede dopo 75 anni di attività. La bandiera italiana che fino ad oggi campeggiava al centro del giardino di via Balestra è stata rimossa e ripiegata.
Nessuno spazio alternativo è stato trovato finora. Tra le proposte avanzate in questi mesi, Cascina Massèe ad Albate e alcuni locali in piazza Mazzini, ma al momento non si è arrivati a nulla di concreto.