(ANSA) – ROMA, 31 MAR – Il capo della Chiesa ortodossa russa, il Patriarca Kirill, ha intensificato la retorica del Cremlino sulla guerra in Ucraina e l’ha definita una "guerra santa" esistenziale e di civiltà. Si tratta di una svolta per le autorità russe che finora hanno accuratamente evitato di inquadrare ufficialmente l’invasione russa dell’Ucraina come una guerra, parlando di ‘operazione speciale’. In un nuovo documento ideologico e politico, Kirill – riporta il Guardian – ha definito l’"operazione militare speciale" di Putin una guerra santa (Svyashennaya Voyna) e una nuova fase nella lotta del popolo russo per la "liberazione nazionale… nella Russia sud-occidentale", riferendosi all’Ucraina orientale e sudorientale. Kirill ha sostenuto che la guerra in Ucraina è una guerra santa perché Mosca difende la "Santa Russia" e il mondo dall’assalto del globalismo e dalla vittoria dell’Occidente "caduto nel satanismo". Il patriarca ha affermato che la guerra in Ucraina si concluderà con la Russia che acquisirà l’influenza esclusiva su tutto il territorio della moderna Ucraina e con l’esclusione di qualsiasi governo ucraino che il Cremlino ritenga ostile alla Russia. (ANSA).