(ANSA) – ROMA, 28 MAR – L’Associazione nazionale magistrati ha fissato all’ordine del giorno del prossimo comitato direttivo centrale, in programma il 6 e il 7 aprile, l’argomento dell’introduzione dei test psicoattitudinali di accesso alla professione da parte del governo. In quella sede saranno valutate possibili proposte di intervento in merito da parte dell’associazione, comprese eventuali proposte di mobilitazione. Nel punto all’ordine de giorno si legge: "introduzione dei test psicoattitudinali per l’accesso in magistratura. Valutazioni." "È un provvedimento che mi pare sotto un certo profilo sfregiante nei confronti della magistratura, perché dà un messaggio ai cittadini secondo cui i magistrati hanno bisogno di essere controllati psichicamente – spiega il segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati Salvatore Casciaro a TgCom24 – . È un provvedimento demagogico perché non ce n’è nessuna necessità: i magistrati vengono controllati sotto il piano dell’equilibrio, un parametro che costituisce una precondizione per l’esercizio della funzione giurisdizionale, lungo tutto l’arco della propria carriera. Ed è un provvedimento di dubbia costituzionalità". (ANSA).