(ANSA) – BOLOGNA, 27 MAR – Appena venti minuti, in media, di assistenza psicologica mensile a disposizione di ciascuna persona detenuta nelle carceri di Emilia-Romagna e Marche. E’ la situazione che si prospetta, a partire dal prossimo primo aprile, in conseguenza della recente riduzione delle ore di presenza negli istituti penitenziari delle due regioni, appartenenti ad un unico distretto. Il calcolo è in una nota inviata il 21 marzo dal provveditorato regionale per l’amministrazione penitenziaria di Emilia-Romagna e Marche al ministero della Giustizia, dove si sottolinea il problema relativo alle presenze della "figura dell’esperto", introdotta dall’ordinamento penitenziario del 1975 per aiutare gli operatori dell’amministrazione penitenziaria nell’osservazione e nel trattamento del condannato allo scopo di elaborare un programma rieducativo in carcere finalizzato al suo reinserimento sociale. Gli ultimi provvedimenti sui fondi hanno portato ad una riduzione del 50% delle ore di presenza negli istituti del distretto rispetto al 2023, a fronte, già, di una precedente riduzione del 40%. Dal primo aprile ci saranno così 1.547 ore per 4.153 detenuti totali, con una media mensile di 20,57 minuti per detenuto. A Bologna 173 ore per 831 detenuti, a Parma 187 per 697, a Modena 120 per 529, ad Ancona 149 per 416. (ANSA).