(ANSA) – BUDAPEST, 27 MAR – "Dopo tutto quello che è successo in Italia, dopo quanto si sono esposte, sarebbe imbarazzante per le istituzioni italiane se domani venissero negati i domiciliari a mia figlia". Lo ha detto Roberto Salis, dopo aver incontrato in carcere sua figlia Ilaria, detenuta a Budapest da oltre un anno con l’accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra. Dopo la visita alla figlia, Roberto Salis è ora arrivato all’ambasciata italiana per un incontro con l’ambasciatore Manuel Jacoangeli. "Ilaria sta bene ed è fiduciosa e speranzosa per l’udienza di domani", ha aggiunto. Con la figlia Ilaria ha trascorso circa un’ora "e l’ho trovata bene e meno pallida, per quanto lo possa essere una persona che passa 23 ore in cella ogni giorno". Nel pomeriggio poi Salis incontrerà gli avvocati che domani presenteranno la richiesta di scontare i domiciliari in Ungheria e già nella stessa udienza potrebbe arrivare la decisione del giudice: "Speriamo decida già domani- ha spiegato Salis- ma potrebbero volerci anche tempi più lunghi. Io comunque combatto e non mi arrendo, c’è mia figlia in ballo, i domiciliari in Ungheria comunque sono un mezzo per ottenere il vero fine, cioè portarla in Italia, anche se le intromissioni del governo ungherese ci preoccupano". "Domani – ha concluso- mi aspetto di non vederla in aula nello stesso modo dell’altra volta, mi hanno detto che le misure saranno un po’ allentate" (ANSA).