(ANSA) – BUENOS AIRES, 25 MAR – La manifestazione a Buenos Aires in occasione della Giornata della Memoria in cui i movimenti di difesa dei diritti umani hanno ricordato il golpe militare del 1976, è stata secondo gli organizzatori "una delle più grandi dal ritorno alla democrazia in Argentina", con una partecipazione di "oltre 400.000 persone". Numerosi cortei, scrive oggi l’agenzia di stampa AN, hanno sfilato ieri verso la storica Plaza de Mayo, ripetendo la parola d’ordine do ‘Memoria, Verità e Giustizia’, in ricordo dei "30.000 desaparecidos" causati dalla dittatura militare. In coincidenza con la mobilitazione il governo ha diffuso un video in cui alcune personalità hanno sostenuto sia che gli scomparsi non sono stati davvero 30.000, sia che si è ignorata la violenza esercitata negli anni ’70 dalla guerriglia dell’Erp e dei Montoneros contro militari e le loro famigliari. Di fronte a tale iniziativa la presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, Estela Carlotto, e il premio Nobel per la Pace, Adolfo Pérez Esquivel, hanno criticato nei loro interventi il presidente Javier Milei e "il negazionismo di cui è promotore". Nella sua conferenza stampa quotidiana, il portavoce presidenziale Manuel Adorni ha difeso oggi il contenuto del video, assicurando che esiste "un settore della politica" che "si sforza di collegare il governo alla dittatura militare". Adorni ha anche accusato questo settore dell’opposizione di essere "antidemocratico" per aver "espresso apertamente il desiderio di rovesciare" l’attuale amministrazione. (ANSA).