(ANSA) – PIOLTELLO, 23 MAR – "Come parroci delle parrocchie di Pioltello ci sentiamo di dire che la decisione del Consiglio di Istituto è nata da una seria e attenta capacità di leggere il tessuto sociale della nostra città, non accettiamo in alcun modo i toni aspri e violenti con cui in questi giorni si è manifestato il dissenso, trasformando una scelta ponderata in una battaglia politica o ideologica". A dirlo, con una lettera, sono don Andrea, don Giacomo, don Marco, parroci del Comune milanese, al centro di polemiche per la decisione del consiglio di istituto del comprensorio scolastico Iqbal Masih di sospendere le lezioni in occasione della fine del Ramadan. La delibera, approvata perché alle lezioni sarebbe mancata circa la metà degli alunni di religione mussulmana, è stata dichiarata irregolare dall’ufficio scolastico regionale. "Che cosa avranno pensato di noi adulti i ragazzi che, quando entrano in classe – hanno scritto i parroci – vedono solo compagni di classe con cui crescere e amici con cui giocare senza guardare alla nazionalità o alla religione?" La realtà di Pioltello, prosegue la missiva "è molto complessa e di certo non servono le chiusure e il disprezzo – hanno aggiunto – serve invece la capacità di darsi la mano e lavorare insieme". I tre religiosi hanno definito la decisione della scuola frutto del "buon senso di chi opera ogni giorno in una realtà multietnica con passione", e hanno espresso "solidarietà al Preside e a tutto il Consiglio di Istituto". (ANSA).