(ANSA) – ROMA, 20 MAR – Per 7 italiani su 10 in Italia gli africani sono vittime di episodi di razzismo e discriminazione molto spesso (per il 22%) o abbastanza spesso (per il 48%). E’ uno dei dati della terza edizione dell’indagine "Africa e Salute: l’opinione degli italiani" curata da Ipsos per Amref-Italia, realizzata ad ottobre 2023, su un campione rappresentativo di 800 persone. Amref Italia presenta questi dati alla vigilia della Giornata Internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali. Nel capitolo dell’indagine "L’Africa in Italia" emerge, inoltre, che solo 1 italiano su dieci (11%) ha la percezione corretta di quanti siano gli africani residenti oggi in Italia (circa 1,2 milioni). Il 71% del campione ne sottostima la presenza e il restante 18% la sovrastima. Se però si chiede su 100 cittadini stranieri quanti sono africani, è un italiano su tre (34%) a sovrastimarne la presenza e solo il 7% dà la risposta esatta (tra 20 e 25). Il 53% dei rispondenti dichiara che i cittadini africani residenti in Italia sono comunque troppi e non sempre amalgamati con gli italiani. Un ulteriore 53% li considera poco o per nulla integrati nel nostro Paese. Cosa preclude questa integrazione? La prima causa (41%) risiede nel fatto che "le imprese italiane vedono gli immigrati africani solo come manodopera a basso costo". Segue al secondo posto "la scarsa voglia di accettare gli usi e le consuetudini italiane da parte degli africani (31%)", poi il fatto che "in Italia non ci sono adeguati programmi di integrazione (30%)". Il 16% ritiene che un ostacolo all’integrazione sia che "gli italiani sono razzisti"."Spesso il linguaggio addirittura lo sguardo vanno a consolidare un razzismo sistemico, che pervade il nostro Paese – commenta Roberta Rughetti, vicedirettrice di Amref Italia – Dobbiamo rimuovere insieme quegli ostacoli che spingono le persone discriminate e gli afrodiscendenti verso una marginalizzazione. Questa indagine ci sprona ancora di più a promuovere azioni di sensibilizzazioni che favoriscano l’interlocuzione con le persone razzializzate e il protagonismo degli africani. Per contrastare il razzismo antinero, l’afrofobia e ogni forma di discriminazione razziale". (ANSA).