Il Comune di Torno ha ricevuto da un privato, una società straniera, una richiesta per realizzare su aree private una nuova struttura ricettiva di alto livello su una superficie di 29mila metri quadrati. L’albergo e le strutture comuni occuperebbero 8.700 metri quadrati circa.
Nelle camere sono previsti 116 posti letto, 60 quelli negli appartamenti. Il progetto prevede poi una reception e spazi comuni. Poco più di 1.100 metri quadrati sarebbero interrati.
Il Comune ha avviato l’iter che potrebbe sfociare nel via libera al progetto. Venerdì è in programma la prima riunione della conferenza dei servizi. Al momento, l’unica osservazione al progetto è stata presentata dalla Provincia, che chiede di valutare una ulteriore riduzione dei volumi. Tra le opere previste un parcheggio, la sistemazione della piazza, il collegamento con la scuola elementare e la sistemazione della passeggiata della via Pliniana. Per il sindaco Rino Malacrida, il futuro del paese deve necessariamente passare dal turismo.
Contro il progetto si sono levate numerose voci critiche. “Non occorre definirsi ambientalisti per rendersi conto che il delicato ecosistema lacustre verrebbe stravolto da questo progetto il quale non tiene in considerazione la fragilità del territorio sotto il profilo idrogeologico – scrive il presidente di Legambiente Como Enzo Tiso – Ci riserviamo di valutare nel dettaglio il progetto quando potremo prenderne visione, ma la nostra impressione è che si cerchi di far passare per “sviluppo turistico” una enorme colata di cemento che sconvolgerà un territorio fragile e metterà a rischio un ambiente di pregio”.
Europa Verde ha presentato un’interrogazione parlamentare. “E’ assoluto interesse dei cittadini di Torno e di tutti i cittadini comaschi prendere una posizione rispetto a questo progetto che cambierà per sempre questi luoghi, la vita presente e futura – dice la rappresentante comasca Elisabetta Patelli – Como è già mobilitata e ha anche depositato una interrogazione a risposta scritta ai ministri competenti”.