Maxiprocesso appalti e paratie a Como: il pubblico ministero chiede – e ottiene – l’acquisizione del documento tramite il quale Regione Lombardia mette alla porta Sacaim, l’azienda che vinse l’appalto per il cantiere sul lungolago.
Il documento è stato acquisito dal Tribunale oggi, nel corso della seconda udienza del processo che vede imputate con rito immediato sei persone. Antonio Ferro, dirigente comunale, ex responsabile unico del procedimento delle paratie, accusato di turbativa d’asta e falso, Pietro Gilardoni, ex direttore dei lavori ed ex dirigente del comunale, accusato di falso in atto pubblico, rivelazione di segreti d’ufficio, turbativa e corruzione, l’ex dirigente comunale Antonio Viola, accusato di corruzione, il funzionario comunale Ciro Di Bartolo, accusato di turbativa d’asta, l’imprenditore Giovanni Foti, accusato di turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio, oggi assente, così come l’ex segretario del Comune di Como, Antonella Petrocelli, chiamata a rispondere di turbativa d’asta.
Il primo a entrare in aula è stato Gilardoni, con qualche minuto di anticipo rispetto all’udienza, poi l’hanno seguito Viola, Ferro e Di Bartolo.
Il Tribunale doveva esprimersi su un’eccezione sollevata da Edoardo Pacia, avvocato di Gilardoni, sull’inutilizzabilità di alcune intercettazioni ambientali; oggi il pm ha prodotto una dichiarazione dell’azienda che diede supporto tecnico per le intercettazioni, ma non ritenendo questo documento sufficiente, il collegio giudicante ha rinviato al 12 gennaio per sentire i due militari della guardia di finanza che firmarono il verbale di chiusura delle intercettazioni e decidere se respingere o accogliere l’eccezione.
Sempre oggi l’avvocato Matteo Uslenghi, uno dei difensori di Antonella Petrocelli, ha cercato di escludere dal processo i faldoni Anac, poiché l’Anticorruzione, ha spiegato il legale, ha svolto un’attività equiparabile a quella dipolizia giudiziaria, che quindi deve entrare nel processo tramite testimonianze dirette. Eccezione stata respinta dal giudice, che ha ribadito la natura amministrativa dell’attività dell’Anticorruzione.
Infine, il pm titolare dell’inchiesta, Pasquale Addesso, ha chiesto al collegio giudicante – (presidente Valeria Costi, a latere Cristian Mariani e Walter Lietti) – di acquisire il documento datato 20 dicembre tramite il quale Infrastrutture Lombarde, controllata di Regione Lombardia e stazione appaltante per le paratie, risolve il contratto con l’azienda Sacaim dopo aver individuato “varie e gravi criticità” e sottolineato la “perdurante inerzia del Comune di Como”.
Il giudice ha accolto questo documento e ha fissato il calendario delle udienze: 12 gennaio per decidere sulle intercettazioni da ammettere, e poi altre sette udienze fino a giugno.