(ANSA) – ROMA, 16 MAR – "Quarantasei anni fa le Brigate rosse rapivano Aldo Moro, trucidando cinque uomini della scorta. Nel ricordo commosso di questi Servitori dello Stato, è doveroso ribadire la necessità di difendere sempre le libertà e la democrazia contro ogni forma di terrorismo e violenza politica. È gravissimo che, ancora oggi e perfino nelle università, ci sia qualcuno che strizza l’occhio ai brigatisti". Lo ha affermato il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, nell’anniversario della strage di via Fani. "Una delle pagine più buie della nostra Repubblica", la definisce il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Quel giorno l’attacco allo Stato, alla nostra democrazia, toccò il punto più alto. È nostro dovere non dimenticare, è nostro compito tramandare il dolore che il terrorismo e gli Anni di Piombo provocarono ma anche la forza con la quale la nostra Nazione seppe reagire". "Una preghiera per le vittime di quella strage, che colpì al cuore il nostro Paese, lasciando cicatrici profonde nella nostra storia", afferma sui social il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Ricordando quegli omicidi delle Brigate rosse, la vicepresidente della Camera Anna Ascani, deputata del Pd, sottolinea che "la follia sanguinaria terrorista scriveva una delle pagine più tragiche della storia repubblicana". La vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, di FI, rimarca che "la guerra al terrorismo, ad ogni genere di terrorismo, può essere sanguinosa ma va combattuta quotidianamente con forza e coraggio, senza equivoci, per far prevalere le ragioni della libertà e della democrazia". (ANSA).