(ANSA) – ROMA, 14 MAR – Un opuscolo che mette in guardia dai pericoli della violenza di genere e ne illustra i segnali, con disegni e spiegazioni, che sarà distribuito in centinaia di migliaia di copie in diversi luoghi pubblici, come quelli di lavoro, quelli in cui si pratica lo sport e nelle carceri. È l’iniziativa promossa dal ministero della Giustizia, presentata oggi in via Arenula dal Guardasigilli Carlo Nordio. "Lo diffonderemo il massimo possibile – spiega il ministro – . È un opuscolo dai contenuti molto impattanti e molto chiari. Si articola in varie sezioni e si parte dai segnali di allarme che le donne devono comprendere, sintomatici di una possibile attitudine aggressiva dell’uomo nei confronti della donna: ciò che prima poteva essere interpretato come galante oggi può essere interpretato come un allarme. L’unica parte dedicata agli uomini è quella delle conseguenze che comportano questi reati. Il compito del ministero e della magistratura non è solo reprimere ma anche e soprattutto quello di prevenire". Al ministero è stata anche presentata una raccolta di norme nazionali, sovranazionali e di tutte le fonti riguardo al reato sulla violenza di genere. "Si devono trarre degli spunti da queste norme, perché questo tipo di reato è multiforme. Lo studio fatto serve e deve servire anche per colmare eventuali vuoti normativi", ha detto il ministro Carlo Nordio, il quale si è detto aperto all’ipotesi della realizzazione di un testo unico su questo argomento giuridico. "Per realizzare il testo abbiamo trasmesso un questionario a tutte le procure d’Italia sull’attuazione della normativa, nazionale e internazionale, della violenza di genere. La questione è anche di capirne le eventuali problematiche, ma anche l’analisi del linguaggio utilizzato in ambito normativo e della comunicazione. Un futuro step sarà infatti quello di riflettere anche su questi aspetti", ha spiegato Maria Rosaria Covelli, presidente dell’osservatorio permanente sull’efficacia delle norme in tema di violenza di genere e domestica. Per Covelli "serve una tendenziale omogeneità nell’approccio delle procure a questa materia. L’obiettivo è di migliorare l’organizzazione degli uffici giudiziari, anche per questo stiamo realizzando anche un raccolta di buon pratiche organizzative". Secondo i dati diffusi alla presentazione dell’opera, nel 2022 ci sono state in primo grado 3.443 sentenze di condanna per violenze sessuali, 973 quelle per violenze sessuali e 2.281 per atti persecutori. (ANSA).