Asili nido di Como, il sindaco Alessandro Rapinese tira dritto e difende il provvedimento. Lo fa sottolineando che a fronte di due strutture che chiuderanno (quella di via Passeri a Como dall’anno scolastico 24-25 e quella di Monte Olimpino dal 25-26) i posti a disposizione complessivamente aumenteranno. Certo le famiglie dei plessi che non riapriranno dovranno spostarsi con il timore di perdere i propri punti di riferimento dal punto di vista educativo. Preoccupazioni espresse chiaramente dalle mamme nelle scorse ore fuori dalla conferenza stampa di presentazione delle novità. Anche perché la gestione diretta del Comune resta in tre strutture per gli altri si apre una co-progettazione con enti del terzo settore.
Il primo cittadino sostiene la scelta dell’amministrazione e ribadisce alcuni punti fermi. “I posti saranno il 12,6% in più. Forse questo messaggio non è chiaro. E aumenteranno nelle strutture pubbliche”.
Quindi i numeri nel dettaglio documenti alla mano. Due strutture, è noto, chiuderanno e i piccoli saranno riorganizzati. I posti in più si vedranno nei prossimi due anni scolastici nelle strutture di via Giussani che dagli attuali 67 arriverà ad accogliere 72 bambini. In via Palestro si passerà da 45 a 60, a Sagnino che da 28 passerà a 66. E ancora via Italia Libera e via Zezio arriveranno a 60 posti ciascuno (oggi sono rispettivamente 36 e 55).
Complessivamente l’esito della programmazione nell’anno formativo 2025-2026 porta da 325 posti a 366, +12,6%.