(ANSA) – MILANO, 04 MAR – "Ritengo che questa forma di occupazione sia anti-democratica". Massimo Nunzio Barrella, preside del Parini di Milano, liceo classico del centro città occupato da questa mattina, resterà nell’edificio scolastico durante tutta la protesta, anche di notte, e tornerà a casa solo per lavarsi e cambiarsi: "Non ho condannato le persone ma il gesto – spiega all’ANSA il dirigente scolastico -. Ai ragazzi ho detto: prima, sull’asfalto di via Goito, scrivete ‘Parini antifascista’ e poi vi comportate come delle squadracce: siete voi i fascisti che impedite a chi non la pensa come voi di entrare e fare lezione". Questa mattina, davanti all’ingresso, non sono mancati momenti di tensione: "Temevo molto per gli infiltrati – spiega Barrella – che non sono mancati, poi si è capito che non avevano cattive intenzioni". Dopo "ho preso accordi con i rappresentanti di istituto" e adesso le regole d’ingaggio prevedono: nessun ingresso per gli esterni (o al massimo dovranno essere identificati dal servizio scolastico), accesso, quantomeno, per il personale amministrativo e, ovviamente, niente droga e alcool. "Io sono ancora a scuola – commenta il preside – sono solo alle prime 12 ore… gli studenti vogliono che l’occupazione duri fino a giovedì. Avranno la mia compagnia molto discreta". In un video che circola sui social, il preside questa mattina si era definito provocatoriamente un ‘prigioniero politico’: "L’ho fatto per catturare l’attenzione – osserva -. Quando sono entrato non mi aspettavo questo picchetto. Mi hanno lasciato entrare nonostante qualche barricata. Avevo visto facce che non conoscevo, quindi mi sono chiuso a chiave in ufficio e mi sono detto che avrei dovuto mandare un messaggio per coloro che si sentono vittime di un’ingiustizia". Perché "è legittimo manifestare – aggiunge – ma non è democratico che una minoranza impedisca alla maggioranza di fare il suo dovere". (ANSA).