(ANSA) – GINEVRA, 04 MAR – Il responsabile dei diritti umani delle Nazioni Unite ha denunciato "leggi, politiche e pratiche che violano i diritti fondamentali, in particolare nelle regioni dello Xinjiang e del Tibet" durante un discorso al Consiglio per i diritti umani a Ginevra. Volker Türk ha anche chiesto a Pechino di rilasciare i difensori dei diritti umani arrestati con "il vago reato di provocare litigi e disordini previsto dall’articolo 293 del codice penale". Queste critiche arrivano mentre si aprono le sessioni parlamentari a Pechino – il più importante incontro politico dell’anno in Cina – a pochi giorni dal 65esimo anniversario della rivolta del 10 marzo 1959 in Tibet. Fin dal suo insediamento nell’ottobre 2022, l’Alto Commissario è stato criticato per non aver ‘sfidato’ abbastanza la Cina in materia di diritti umani, in particolare dopo la pubblicazione nell’agosto del 2022 di un rapporto molto critico pubblicato da Michelle Bachelet che lo ha preceduto. Türk ha dichiarato oggi che "non vede l’ora di discutere" dell’articolo 293 del codice penale con le autorità cinesi, con le quali il dialogo "continua in settori quali le politiche antiterrorismo, l’uguaglianza di genere, la protezione delle minoranze, lo spazio civico e i diritti economici, sociali e culturali. "Mentre andiamo avanti, è importante che questo dialogo produca risultati concreti", ha insistito. (ANSA).