(ANSA) – ROMA, 04 MAR – La Pontificia Accademia per la Vita ribadisce che "proprio nell’epoca dei diritti umani universali, non può esserci un diritto a sopprimere una vita umana". Lo afferma in una nota, diffusa dal Vaticano, in merito all’inserimento nella Costituzione francese della garanzia della libertà per le donne di ricorrere all’aborto. La Pontificia Accademia per la Vita, continua la nota, "si rivolge a tutti i governi e a tutte le tradizioni religiose, a dare il meglio affinché in questa fase della Storia, la tutela della vita diventi una priorità assoluta, con passi concreti a favore della pace e della giustizia sociale, con misure effettive per un universale accesso alle risorse, all’educazione, alla salute. Le particolari situazioni di vita e i contesti difficili e drammatici del nostro tempo, vanno affrontati con gli strumenti di una civiltà giuridica che guarda prima di tutto alla tutela dei più deboli e vulnerabili". "La tutela della vita umana – prosegue – è il primo obiettivo dell’umanità e può svilupparsi soltanto in un mondo privo di conflitti e lacerazioni, con una scienza, una tecnologia, un’industria a servizio della persona umana e della fraternità. Per la Chiesa cattolica, ricorda quindi citando papa Francesco, ‘la difesa della vita non è un’ideologia, è una realtà, una realtà umana che coinvolge tutti i cristiani, proprio perché cristiani e perché umani’. (…) ‘Si tratta di agire sul piano culturale ed educativo per trasmettere alle generazioni future l’attitudine alla solidarietà, alla cura, all’accoglienza, ben sapendo che la cultura della vita non è patrimonio esclusivo dei cristiani, ma appartiene a tutti coloro che, adoperandosi per la costruzione di relazioni fraterne, riconoscono il valore proprio di ogni persona, anche quando è fragile e sofferente’. (Udienza Generale 25 marzo 2020)". (ANSA).