I posteggi sono un attrattore di traffico verso il centro: questo il mantra ripetuto negli ultimi 4 anni e mezzo dall’amministrazione Lucini sul tema della sosta. Vero o meno che sia l’assunto, dal 2012 si è accumulata una lunga serie di documenti ufficiali e di annunci a mezzo stampa su nuovi e futuribili parcheggi semicentrali o di periferia. Tutti, però, rigorosamente rimasti sulla carta. In taluni casi, con modalità che sfiorano la beffa vera e propria.
Difficile, per esempio, non ricordare quante volte è stata data come imminente la nascita di un nuovo grande posteggio in viale Innocenzo, nell’area ex Stecav, accanto alla caserma dei vigili. Il progetto, rilanciato a ripetizione dall’assessore alla Mobilità Daniela Gerosa, prevedeva addirittura l’abbattimento dei vecchi capannoni e la realizzazione di 100 posti a raso. L’ultimo proclama – datato maggio 2016 – parlava addirittura di apertura entro questo mese, con incarico affidato direttamente a Csu. Inutile dire che del posteggio non s’è visto nulla, peraltro dopo stop voluto proprio da Palazzo Cernezzi.
Il record degli annunci, però, spetta probabilmente al nuovo parcheggio di interscambio tra Ferrovie Nord ed Fs a Camerlata: qui per realizzare circa 300 posti nuovi i soldi ci sono (circa 7 milioni messi da Ferrovie e Regione) ma cosa sia accaduto dal 2012 a oggi è un mezzo mistero, visto che il progetto preliminare venne depositato in Comune nel novembre di 4 anni fa e non si parla di lavori prima di un generico 2017.
Per concludere, è memorabile la pagina la pagina 723 del fresco Piano dei Servizi allegato al Pgt adottato nel dicembre 2012 e poi variato nel marzo scorso: qui si narra una città fantastica, con circa 2.900 posti auto di prossima realizzazione. Vengono previsti impianti di interscambio a Ponte Chiasso e in via Acquanera, con 150 nuovi posti a testa; vengono previsti impianti di dissuasione all’ex Scalo Merci e addirittura all’ex Ticosa con 700 stalli a testa; viene ipotizzato l’innalzamento su più piani del posteggio dell’Ippocastano con 350 posti; viene proposta una nuova area di 300 posti in via Zamenhof in alternativa al Pulesin. E per concludere: un fantasmatico autosilo in via Torriani da altri 250 posti e un secondo in via Sirtori per 300 auto.
Duemilanovecento, comodissimi posti auto fuori dal centro. Tutti, dal primo all’ultimo, finora rimasti prigionieri dei sogni.