(ANSA) – BOVOLENTA, 29 FEB – Sarà un’altra giornata di attesa quella di oggi nelle operazioni per il recupero dal Bacchiglione del furgone ‘Nissan’ nel quale potrebbe trovarsi il corpo di Alberto Pittarello, il 39enne che si suppone si sia suicidato dopo aver ucciso a coltellate la moglie, Sara Buratin, a Bovolenta. La situazione del fiume è ancora pericolosa: nel punto in cui il sonar ha individuato la presenza del mezzo, la corrente è ancora molto forte, e trasporta molti detriti che metterebbero a rischio la vita dei sommozzatori. Solo stamane il livello del Bacchiglione, dopo la piena dei giorni scorsi, è parso scendere leggermente. E’ possibile che oggi pomeriggio i pompieri effettuino qualche attività tecnica, come verificare con il sonar se il mezzo, a circa 7 metri di profondità, sia rimasto fermo nel punto dov’era stato individuato martedì sera. A livello investigativo resta prevalente l’ipotesi che l’uomo sia sia gettato nel fiume con il furgone volontariamente, dopo il femminicidio. Nella ricostruzione delle fasi del delitto, è emerso intanto che la madre della 41enne, la prima a trovare il corpo, avrebbe anche tentato di rianimare la figlia con un massaggio cardiaco, invano. Sara Buratin è stata raggiunta da quasi una ventina di coltellate mentre dava la schiena all’aggressore, due di queste mortali, alla base del collo. (ANSA).