Sostegno bipartisan ai giostrai. Dopo PD e Forza Italia anche Fratelli d’Italia scende in campo incontrandoli per fare il punto della situazione. Per comprendere meglio quanto sta accadendo bisogna tornare allo scorso anno quando il Comune decide di ridurre drasticamente gli spazi a disposizione del Luna Park nel quartiere di Muggiò, in vista del futuro sviluppo di tutta la zona sportiva che attende di essere riqualificata da troppo tempo. Ad oggi nessun cantiere è stato avviato, ma la prossima Pasqua a Como sarà comunque senza giostre. Con l’area passata da oltre 20mila metri quadrati a meno di 5mila sarebbe possibile accogliere meno di dieci attrazioni a fronte delle oltre 60 degli anni passati. Motivo per cui i rappresentanti del Luna Park non hanno partecipato al bando comunale. Lo scontro tra giostrai e Palazzo Cernezzi è approdato al Consiglio di Stato e già la prossima settimana si attende il responso.
Molinari e Tufano: “Serviva un approccio più equo”
Intanto continua il sostegno della politica. Il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari, e il consigliere comunale Antonio Tufano hanno parlato di un incontro costruttivo.
“È importante sottolineare che il sindaco di Como non possa affrontare il complesso tema del Luna Park con una visione limitata, trattandolo come una semplice questione di “sfratto”.” – si legge in una nota diffusa dal partito – “Questo appuntamento storico, presente da quasi un secolo e privo di controversie significative, merita di continuare la sua tradizione”.
“Dal prossimo anno, nel caso in cui l’area di Muggiò non sia più considerata idonea dall’amministrazione comunale, è da evidenziare che i giostrai sono aperti ad esplorare altre possibilità. Tuttavia – spiegano Molinari e Tufano – la decisione di ridurre drasticamente la superficie, apparentemente per rispettare le norme, ma con l’intento manifestamente chiaro di scoraggiare potenziali interessati, non rispecchia i principi di buona amministrazione. Un approccio più equo avrebbe potuto essere la valutazione di altre aree, coinvolgendo attivamente gli interessati e coprendo alcune spese accessorie”.
Quindi vengono ribadite le conseguenze sociali, con quasi sessanta famiglie che si trovano in questo periodo senza lavoro.
“Il sindaco di Como – chiudono gli esponenti di Fratelli d’Italia – è invitato a riflettere sul ruolo unico che ricopre, abbandonando l’atteggiamento dell’oppositore “a prescindere” in ragione di un approccio più consono e costruttivo”.