(ANSA) – NEW YORK, 25 FEB – Una rete di basi di spionaggio sostenute dalla Cia, incluse 12 vicino al confine con al Russia, sono state costruite nel corso degli ultimi otto anni in Ucraina. Basi che – riporta il New York Times – rientrano nella stretta collaborazione fra l’agenzia americana e Kiev. Una partnership cruciale nella battaglia contro la Russia, che risale a più di dieci anni fa, e che include anche l’addestramento da parte della Cia di un commando di élite ucraino – l’Unità 2245 – per catturare droni russi e apparecchiature di comunicazione per consentire all’agenzia di intelligence americana di studiare e codificare i sistemi criptati di Mosca. La guerra in Ucraina entra nel suo terzo anno e la collaborazione fra la Cia e Kiev uno dei cardini che consentono all’Ucraina di difendersi. La partnership – che include anche basi interamente finanziate dalla Cia in territorio ucraino – non è iniziata con la guerra ma affonda le sue radici ad almeno 10 anni fa ed è stata in grado di trasformare l’Ucraina in uno dei partner più importanti di Washington contro la Russia. Negli ultimi otto anni – riporta il New York Times – la Cia ha costruito 12 location segrete nella foresta ucraina al confine con la Russia. Nel 2016 la Cia ha iniziato ad addestrare un commando di élite ucraino – l’Unità 2245 – per catturare droni russi e apparecchiature di comunicazione per consentire all’agenzia di intelligence americana di studiare e codificare i sistemi criptati di Mosca. La Cia ha anche aiutato a formare una nuova generazione di spie ucraina che operano in Russia, in Europa, a Cuba e in altre aree dove c’è una forte presenza russa. Queste reti di intelligence sono più importanti che mai in questo momento con l’Ucraina in difficoltà sul campo di battaglia. Ma all’orizzonte c’è il rischio della mancanza di fondi per continuare a operare agli attuali livelli nel caso in cui i repubblicani in Congresso dovesse fermare o mettere fine agli aiuti a Kiev. Per rassicurare i leader ucraini, il direttore della Cia Williams Burns è volato segretamente a Kiev nei giorni scorsi, in quella che è stata la sua decima visita dall’inizio dell’invasione. (ANSA).