(ANSA) – BARI, 24 FEB – Il Tribunale di Bari ha assolto "perché il fatto non sussiste" dalle accuse di tentate lesioni personali gravissime un 56enne che, pur essendo sieropositivo, aveva avuto rapporti sessuali non protetti con una donna. I giudici (presidente Marco Guida) hanno rilevato come l’uomo, che all’epoca stava seguendo una terapia, si trovasse in una condizione di "impossibilità di trasmissione del virus" e il suo comportamento è stato definito "inidoneo" a infettare la partner. "Il rischio di contagiare la partner – si legge nella sentenza anticipata da alcuni giornali locali – era sostanzialmente nullo", data la sua bassissima carica virale. I fatti risalgono al 2018 quando i due, conoscenti da tanti anni anche se residenti in regioni diverse, si incontrarono a Bari e consumarono un rapporto non protetto. Solo la mattina successiva l’uomo confidò di essere sieropositivo. La donna, quindi, si precipitò al Policlinico di Bari, raccontò la vicenda e si sottopose a profilassi. Nel corso del processo, iniziato nel 2022, i consulenti tecnici ascoltati in aula confermarono come, sulla base di uno studio pubblicato nel 2017, l’approccio alla malattia fosse "completamente cambiato". "I pazienti con carica virale negativa – si legge nel provvedimento – non avevano capacità di trasmettere l’infezione per via sessuale" e per questo, agli stessi, "non veniva più consigliato l’utilizzo del preservativo durante i rapporti sessuali". "Gli atti posti in essere – scrivono ancora i giudici nelle motivazioni – erano inidonei" a infettare la partner. (ANSA).